Contro lo sfruttamento delle risorse da parte delle industrie dell’elettronica e la « vita connessa »
In Francia, nei pressi della città di Grenoble nelle Alpi, il collettivo StopMicro lotta da più di un anno contro le estensioni di due industrie che producono semiconduttori (chip): STMicroelectronics e Soitec. Il primo aprile 2023, un migliaio di persone ha manifestato a Crolles, in Francia, contro la monopolizzazione delle risorse da parte dell’industria elettronica e l’espansione del gigante STMicroelectronics. Ora, anche l’industria vicina Soitec vuole espandersi, per produrre semiconduttori per le batterie delle auto elettriche. Sfruttamento dell’acqua in periodi di siccità ricorrente, rilascio di sostanze chimiche e consumo eccessivo di elettricità per la produzione di oggetti connessi e di armi: questi progetti di ampliamento industriale promettono di essere un disastro ambientale.
Questa lotta riguarda anche l’Italia. Infatti STMicroelectronics, la multinazionale contro la quale StopMicro lotta, è un’azienda franco-italiana che possiede 3 importanti siti in Italia: Agrate Brianza, Catania, Marcianise. Sia in Francia che in Italia, l’azienda e i disagi che l’accompagnano, si stanno estendendo : nuovo impianto di 65 mila metri quadrati a Agrate, obiettivo di raddoppiare la produzione entro il 2030 a Catania, ecc. La lotta contro queste industrie e i numerosi fastidi che causano non ha frontiere.
Consumo eccessivo di acqua corrente
Il settore della microelettronica è particolarmente avido di acqua: per sciacquare un singolo wafer di silicio sono necessari 1.700 litri. In estate in periodi di siccità, quando non è più permesso innaffiare i giardini, ST e Soitec continuano ad assorbire acqua potabile dalle reti pubbliche francesi. Il loro consumo è in costante aumento ed è destinato a crescere ulteriormente con l’espansione: dopo l’ampliamento del suo sito di Crolles, la ST prevede di assorbire 21.500 m³ di acqua potabile al giorno, ossia 249 litri al secondo, un aumento del 190% rispetto al 2021.
Il digitale contamina i nostri fiumi
Il «60% di riciclaggio» annunciato dall’azienda non riduce il consumo di acqua, perché alla STMicroelectronics non c’è riciclaggio, ma solo «riutilizzo» dell’acqua usata per la climatizzazione degli ambienti (25% del consumo). Per il restante 75%, l’acqua potabile che arriva esce carica di prodotti altamente tossici che la fabbrica utilizza in ragione di 20.000 tonnellate all’anno sul solo sito di Crolles: ammoniaca, cloro, esafluoruro, fosforo, azoto, rame, ecc. L’acqua contaminata viene trattata dall’impianto di trattamento e poi viene scaricata nel fiume Isère. Ad esempio, per quanto riguarda l’azoto, la ST è autorizzata a scaricare l’equivalente di una città di 53.000 abitanti che non tratterebbe i propri rifiuti. ST e Soitec devono smettere di inquinare i fiumi!
Democrazia: non c’è
Questi ampliamenti vengono condotti nella più totale negazione della democrazia. L’inchiesta pubblica sull’estensione del sito di Crolles si è svolta proprio mentre i lavori della prima fase stavano per essere completati. La polizia ha rilevato le targhe di tutti i partecipanti alla prima riunione dell’inchiesta pubblica. Questa situazione testimonia il modo in cui funzionano le nostre società industriali: più complessa è la tecnologia, meno potere hanno le persone sulla loro vita.
L’elettronica al servizio della guerra
I semiconduttori della ST equipaggiano i droni kamikaze KUB-BLA dell’esercito russo e la ST è uno dei principali protagonisti dei semiconduttori per la difesa. Lo stesso vale per Soitec, da tempo impegnata nell’industria della guerra. La tecnologia SOI è stata creata dall’Autorità francese per l’energia atomica (CEA) per fornire componenti adatti alle applicazioni nucleari militari. Campioni della «morte potenziata», ST e Soitec sono complici delle guerre e della minaccia nucleare. Le loro attività si basano sulla morte e sulla distruzione: sono immorali.
Una fabbrica di gadget
I chip prodotti in queste fabbriche sono utilizzati in tosaerba automatici, in bottiglie d’acqua connesse, nella rete satellitare Starlink di Elon Musk e negli smartphone (Google Pixel 7, ad esempio). Anche le batterie delle auto elettriche sono molto esigenti in termini di semiconduttori. Ma abbiamo davvero bisogno di tutto questo? Da parte nostra, rifiutiamo il mondo connesso, l’»internet delle cose» e la «life.augmented» (lo slogan della ST). Vogliamo una società più umana e meno digitale, una società in cui non siamo obbligati a utilizzare strumenti estremamente sofisticati per ogni atto della vita quotidiana.
Sovvenzioni pubbliche per profitti privati
Società «franco-italiana», la STMicroelectronics ha sede in Svizzera e paga le tasse in Olanda, il 4° paradiso fiscale al mondo. Nel 2021 il gruppo ha realizzato un utile di 1,77 miliardi di euro. Tuttavia, è il governo francese a finanziare l’espansione di Crolles, per un importo di 2,9 miliardi di euro (cioè 2,9 milioni di euro per ogni posto di lavoro creato). Questo budget fa parte della componente semiconduttori da 5,5 miliardi di euro di France 2030, a sua volta parte dell’European Chips Act, un piano europeo per aumentare drasticamente la produzione di chip in Europa.
La «sovranità industriale» è una bugia
Le nuove fabbriche di ST e Soitec dovrebbero rendere l’Europa «sovrana» nel settore dei chip elettronici. In realtà, dato che consumiamo sempre più chip (+15% all’anno), le fabbriche europee non sostituiranno le fabbriche in Asia, ma si aggiungeranno ad esse. E di quale sovranità stiamo parlando quando sappiamo che il 95% della produzione mondiale dei metalli rari utilizzati per la produzione di chip proviene dalla Cina? Il modo migliore per evitare la dipendenza dalle fabbriche asiatiche è usare meno elettronica. Questo significa ritrovare la nostra autonomia di fronte allo stile di vita industriale e connesso che ci viene imposto, davanti al potere delle multinazionali.
Il digitale è contrario all’ecologia
Spesso sentiamo dire che la tecnologia digitale ci aiuterà a fare a meno del petrolio e a «costruire un mondo a basse emissioni di carbonio». In realtà, non abbiamo mai consumato tanto petrolio come oggi: la tecnologia digitale sta accelerando il consumo di combustibili fossili. Siamo portati a credere che la tecnologia digitale stia «smaterializzando» le attività, ma in realtà ogni oggetto connesso dipende da un’enorme infrastruttura tecnologica. La digitalizzazione ha un impatto tangibile sull’ambiente (miniere, consumo di energia elettrica, discariche, inquinamento dei fiumi, ecc.) L’aumento della produzione di chip consolida la logica della distruzione globale.
Non abbiamo bisogno del mondo connesso
I chip elettronici sono essenziali per la vita in società? A differenza dell’acqua, che è una necessità, i semiconduttori non sono né una necessità né una fatalità, ma una scelta politica: quella di uno stile di vita connesso. Nel giro di pochi decenni, sembra che abbiamo dimenticato che altri modi di relazionarsi con il mondo sono possibili, e senza dubbio più desiderabili dello stile di vita del tutto schermo, fatto di connessione costante e di consumo eccessivo di risorse (acqua, elettricità, metalli rari).
La corsa all’innovazione: un’aberrazione storica
Il progetto di trasformare il Grésivaudan in un polo della microelettronica non risponde a questioni locali, ma a scelte geopolitiche, economiche e militari: Taiwan è il leader mondiale dei chip e l’Europa deve mettersi al suo passo, finanziare il CEA e le sue start-up, sfruttare ancora di più i Paesi del Sud. L’imperativo della competitività ci sta spingendo in una corsa planetaria all’innovazione che è fatale per l’ambiente, gli animali e il pianeta. In un’epoca di sconvolgimenti climatici e di estinzione di massa delle specie, chiediamo di abbandonare questa corsa che sta perpetuando il disastro ecologico e umano. Usciamo dalla corsa all’innovazione e abbandoniamo il profitto. Poniamo fine alla ricerca del profitto ad ogni costo!
Blocciamo le espansioni di ST e Soitec
5, 6 & 7 aprile 2024 a Grenoble e nel Grésivaudan (isere, francia)
manifestazioni, conferenze e azioni
Collectivo STopMicro
stopmicro@riseup.net
https://stopmicro38.noblogs.org
Raggiungeteci !